Alberobello

Alberobello (BA), il paese dei trulli in Valle d’Itria, deve la nascita ad un provvedimento di Girolamo II di Acquaviva, conte di Conversano, che nel XVII secolo esentò dalle imposte le abitazioni con copertura a secco.

Protetti oggi dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, i trulli sono però costruzioni spontanee ben più antiche, nate dal recupero delle pietre dai campi.

A costo zero, avevano il pregio di avere una temperatura costante, grazie alle camere d’aria tra una pietra e l’altra in grado di assorbire l’escursione termica. L’intonaco a calce creava una pellicola protettiva e dava luce agli interni.

Il capolavoro era il tetto, costruito pietra su pietra ad anelli concentrici decrescenti fino al foro centrale, chiuso da un monolito circolare e dal pinnacolo. Simboli esoterici, dal sole al cuore trafitto di Maria, dal segno di Saturno alla croce raggiata, ne aumentano il fascino.

La concentrazione maggiore è nei vicoli del rione Monti e del rione Aia Piccola, all’interno della zona monumentale.

foto copertina: turismopuglia.it

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