Basilica di Santa Maria Dei Miracoli – Andria

Descrizione

Il santuario della Madonna dei Miracoli custodisce un’immagine della Madonna con il Bambino, ritenuta miracolosa, incoronata da dodici stelle (rappresentanti i dodici apostoli), alla destra il sole (rappresentante il Cristo) e alla sinistra la luna (rappresentante la stessa Vergine). La chiesa, magnificente fuori e all’interno, con il luogo di culto ipogeo della grotta di Santa Margherita scoperta nel XVI secolo. Costruita su 3 livelli, ha un’ acustica favolosa e al suo interno si tengono concerti di musica sacra e non. 
Il livello inferiore, la chiesa rupestre di Santa Margherita (IX secolo) è il più antico. La laura basiliana, include un’interessante sala a tre navate con decorazioni tratte dalla Genesi. In questa grotta è stata rinvenuta ed è presente tuttora l’icona bizantina della Madonna dei Miracoli[3].  
Il livello medio (Tempietto – XVI secolo) ha tre arcate in marmi policromi. Di particolare interesse la cappella della Crocifissione con bellissimi affreschi.  
Il livello superiore del XVIII secolo fu progettato da Cosimo Fanzago (1591-1678) 

 

Il racconto del Miracolo 

Il complesso monumentale del santuario di Santa Maria dei Miracoli ospita l’icona della Madonna con il Bambino, alla quale si lega la storia di un miracolo. Il racconto narra che in seguito alla visione della Madonna da parte di un giovane di Andria, il 10 marzo del 1576, venne ritrovata la laura basiliana di Santa Margherita in lama dove venne scoperta l’icona bizantina: si decise che l’immagine doveva essere costantemente illuminata da lampade ad olio e si incaricarono di tale responsabilità tre ragazzi. Uno di loro, però, una notte si dimenticò di controllare l’olio della lampada: nonostante la dimenticanza la lampada venne ritrovata ancora funzionante e l’evento venne battezzato come miracolo. L’icona della Vergine venne titolata “Madonna dei miracoli d’Andria” dal vescovo che la diede in custodia ai padri benedettini di Napoli i quali, durante il 1600, edificarono la prima chiesa dove molti pellegrini si recavano. Per accogliere tutti i credenti si costruì poi una secondo luogo di culto. Sul finire del 1700, gli scontri tra francesi di Napoli e le forze di Andria indussero all’abbandono del sito. Fu Ferdinando II a dare la benedizione affinché il vescovo riprendesse le cerimonie religiose nella Chiesa nel 1837: in questo modo iniziarono anche le opere di restauro. Intorno al 1850, la alla Vergine venne attribuito il miracolo di aver preservato la città di Andria dall’epidemia del colera che aveva portato morte nella regione. Nel 1866 la chiesa entra a far parte dei beni del Regno d’Italia. Nel 1907 la struttura viene titolata basilica minore.
Fonte Geoplan.it