Castello Svevo – Trani
Descrizione
E’ uno dei più importanti tra quelli fatti erigere dall’imperatore Federico II di Svevia a tutela del Regno di Sicilia, ereditato dalla madre, la principessa normanna Costanza di Altavilla. La sua fondazione comportò la distruzione di una piccola torre di guardia riferibile ai secoli X – XI, rinvenuta sotto il piano di calpestio dell’attuale ingresso. Sorge vicino alla celebre cattedrale, strategicamente collocato al centro di una rada, i cui bassi fondali sarebbero stati un’ottima difesa naturale, sia dalla furia delle onde che da eventuali attacchi sul fronte settentrionale. Su modello dei castelli crociati di Terra Santa, a loro volta debitori dei Castra Romani, ebbe semplice e funzionale impianto quadrangolare, rinforzato ai vertici da quattro torri quadrate di uguale altezza, paramento esterno a bugnato, un antemurale-muro di cinta percorribile, munito di frecciere e merlato-che delimita tre cortili sui fronti est, sud e ovest, fossato acqueo inondato dal mare. Passato prima agli Angioini, poi agli Aragonesi, fu sempre di pertinenza demaniale, tranne un breve periodo (1385-1419), allorché fu assegnato al capitano di ventura Alberico da Barbiano, in grazia dei servigi resi a Carlo III di Durazzo in lotta per la successione con Luigi D’Angiò. Nel XVI secolo, con l’avvento delle armi da fuoco, il castello venne adeguato alle nuove tecniche difensive e coprì ininterrottamente il suo ruolo di presidio militare, ad eccezione degli anni 1586-1677, quando fu sede della Sacra Regia Udienza della provincia di Terra di bari, finchè, nel XIX secolo, fu adibito a carcere centrale provinciale, destinazione cessata soltanto nel 1974. Restaurato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici della Puglia, è stato aperto al pubblico nel 1998.
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