Il nome "Bardulos" è citato per la prima volta nella Tabula Peutingeriana, la copia medievale di un'antica mappa che illustrava le vie militari dell'Impero Romano.
Secondo alcuni storici il termine deriverebbe da bard, ovvero fango, per la tipologia di terreno che caratterizzava la zona a causa delle piene del fiume Ofanto.
La versione più accreditata, invece, fa riferimento ai Bardei, un antico popolo illirico in fuga dalla Dalmazia, che l' avrebbe fondata nel IV sec. a.C.
Per gli abitanti sarà sempre Barlétt' o Varrétt'.
Aggiungiamo una curiosità: in pochi sanno che la città figura nel “Decameron” di Giovanni Boccaccio, nella novella decima della nona giornata. Il protagonista è Don Gianni, un povero prete barlettano che gira la Puglia vendendo “mercatantia” accompagnato dalla sua instancabile cavalla. Il suo amico Pietro, che con lui condivide il mestiere, gli chiederà di trasformare sua moglie in una cavalla per poter incrementare i suoi “commerci”. Don Gianni acconsentirà, ma il risvolto sarà davvero piccante e inaspettato, tanto che lo stesso Boccaccio scrive: “…diede un poco da mormorare alle donne e da ridere a’ giovani”.