La Basilica del Santo Sepolcro, che ricorda come Oriente e Occidente siano figli dello stesso cielo, custodisce un Tesoro.
Situata in posizione strategica tra la via Adriatica e la via Traiana, la basilica è stata meta di transito per pellegrini e crociati diretti in Terra Santa.
Costruita sui resti dell’antica chiesa medievale a cui fu addossato l’antico Ospedale dei pellegrini, risale al periodo compreso tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII secolo ma l’edificio attuale è il risultato di numerose trasformazioni.
La facciata e l’ingresso principale sono sul lato ovest dove si conservano i resti di un antico portico.
Sul lato opposto (C.so Garibaldi), le tre absidi schierate e un gioco di archi e colonne fanno da scenario al Colosso Eraclio.
Al suo interno è conservato il Tesoro della Basilica del Santo Sepolcro, piccolo ma di eccezionale valore:
- croce patriarcale binata, contenente la reliquia della santa Croce portata a Barletta nel 1291 dal patriarca di Gerusalemme;
- tabernacolo a forma di cubo databile non oltre il 1240;
- colomba eucaristica in rame dorato lavorato ad incisione e a sbalzo con alla base della coda la data 1184 ma l’iscrizione è risultata risalente al XVII o al XVIII secolo. La colomba ha subito rifacimenti e integrazioni nel corso del Duecento, forse ascrivibili ad una maestranza musulmana.
- ostensorio in forma gotica del XII secolo;
- breviario-rituale di origine gerosolimitana del XII secolo, con aggiunte del XIV secolo.
Tutti questi oggetti sono di arte francese e la tradizione li vuole provenienti da Tolemaide.