“…alberi di ulivo, e vigneti, si spiegano, e pare che fuggano mentre passi;…eccomi in Andria – ecco Andria la ricca, Andria l’antichissima…dalle belle ulive…” (Cesare Malpica, Il giardino d’Italia – 1841)
Antiche tradizioni agricole e ulivi secolari sono la ricchezza di Andria il cui territorio offre un olio extravergine di altissima qualità, certificato DOP e vincitore di premi e riconoscimenti internazionali, ottenuto da olive della monocultivar Coratina.
Un prodotto ricco di profumi con un inconfondibile sapore fruttato e piacevoli note di amaro e piccante per l’alta concentrazione di sostanze fenoliche. Un alimento nutraceutico all’interno di una dieta sana ed equilibrata, prezioso alleato per la salute.
Sulla fertile campagna domina Castel del Monte, la corona di pietra testimone del legame indissolubile della città fidelis con Federico II di Svevia, sancito da un’epigrafe sulla Porta S. Andrea, “l’Arco di Federico”.
Un’antica credenza popolare vuole che di qua sia entrato l’apostolo Andrea venuto ad evangelizzare, ispirando il nome della città e l’usanza di recarvisi in processione una volta all’anno, lasciando una piccola croce come auspicio di abbondanza e prosperità. Di sicuro vi passarono l’Imperatore e la sua corte in un momento di ribellione verso l’Impero di tante città pugliesi per via di una scomunica.




Ospitalità genuina
La posizione centrale rende Andria strategica per visitare le città costiere e l’affascinante entroterra murgiano con il suo paesaggio di nuda pietra affiorante, divenuta materiale di costruzioni rese stabili dall’incastro e capaci di sfidare il tempo: muretti a secco, necropoli, neviere ma soprattutto jazzi che hanno custodito greggi lungo gli antichi tratturi della transumanza.
Le masserie della zona rappresentano una grande opportunità per vivere appieno le tradizioni pugliesi. Immerse tra ulivi, vigneti e fichi d’india, essenziali nell’architettura ma dotate di ogni comfort, propongono cucina tipica e attività all’aria aperta.
Negli Anni Venti, proprio in una di queste masserie, Lorenzo Bianchino Chieppa fece di necessità virtù e dal suo ingegno nacque la Burrata, un delizioso palloncino di mozzarella un tempo rivestito con verdi foglie di asfodelo che ne indicavano la freschezza. Eccellenza della gastronomia locale, ha ottenuto il marchio IGP e il Gambero Rosso la annovera tra i migliori formaggi freschi d’Italia, indicando quattro artigiani casari andriesi quali punti di riferimento. Del Caseificio Olanda descrive un prodotto che non deve saziare ma emozionare: “…Gusto dolce, pieno e armonico, sapidità controllata, finale lungo e preciso. Godurioso il ripieno, con il contrasto tra la croccantezza degli sfilacci e la grassa morbidezza della panna”.