Nella Città di Trani sorge un magnifico castello in cui, secondo le leggende popolari, dimorerebbe un fantasma.
Nella storia del maniero non mancano avvenimenti cruenti che, teoricamente, avrebbero potuto dare origine ad altre leggende e ad altri spettri:
Federico II fece assassinare, impiccandolo, Pietro Tiepolo, fatto prigioniero nella battaglia di Cortenova nel 1237.
Nel castello fu imprigionata anche la contessa di Caserta Siffridina, consuocera di Federico II, che, rinchiusa in una delle torri e tenuta a pane e acqua, morì nel marzo del 1279.
Fra tutti i documenti studiati però, non c'è nessuna menzione di Armida, chi è quindi questo fantasma? Da dove ha origine la storia?
Si dice che Armida fosse tanto bella da essere l'invidia di tutte le donne dell'antica Trani. Sposò il signore del castello, non è specificato quale, uomo nobile e di buon cuore.
L'amore però non era ricambiato e questo matrimonio forzato era per lei causa di tristezza e dolore.
Ogni storia ha il suo principe azzurro e in quella di Armida c'è un giovane cavaliere che risiedeva a palazzo e prestava servizio a corte. Presto i due divennero amanti e i loro incontri segreti, seppur rapidi e fugaci, non passarono inosservati.
Il signore del castello, informato dell'amore adultero, pugnalò a morte il giovane cavaliere ed imprigionò Armida in una cella del castello, dove la ragazza si lasciò morire di dolore.
Il fantasma di Armida apparirebbe con indosso un abito grigio scuro, il viso ben riconoscibile nella sua giovinezza, i capelli lunghi e corvini e gli occhi di un azzurro penetrante, brillanti a detta di alcuni testimoni.
Si tratterebbe di un fantasma buono, non ha mai spaventato nessuno, che di tanto in tanto si avvicinerebbe ai fortunati, o malcapitati, a seconda delle reazioni di ognuno, per osservare e farsi osservare e che, prima di scomparire, si lascerebbe quasi sfiorare.