La Trani degli Statuti Marittimi

Le carte del mare più antiche del mondo: gli “ Statuti Marittimi” del Mediterraneo

Gli Statuti Marittimi di Trani -  "Ordinamenta et Consuetudo Maris" - sono da considerarsi come il più antico codice marittimo del Mediterraneo nel Medioevo e costituiscono la testimonianza più elequente della prosperità economica raggiunta dalla città nel secolo XI e dal grado di maturità civile della sua gente.

Stilati nel 1063 per disposizione di Pietro di Trani, riportano le regole che regolamentavano tutta la vita e i commerci via mare. In essi sono descritte le regole della contribuzione, delle cose trovate in mare, dei diritti e degli obblighi del padrone, del compenso ai marinai che vengono riconosciuti come lavoratori e non come schiavi, del nocchiero, dello scrivano e del contratto di noleggio.

Sono un reperto storico di fondamentale importanza su cui si basa il Diritto Italiano alla Navigazione, un punto di riferimento importante per gli storici e per gli studiosi di diritto marittimo che ne traggono spunti per la legislazione attuale. Si resta stupefatti dall’attualità di questi precetti e dalla loro attitudine nel fornire “risposte” al caso concreto. Ai contenuti degli “ Statuti “ si è ispirata, nel 1999, una storica sentenza della Corte d’Appello americana riguardante la causa del celeberrimo transatlantico “ Titanic ”, in merito alla questione del carico di merci.


Furono scopertI nell’Ottocento dallo studioso francese Jean – Marie Pardessus nel corso di una ricerca condotta per realizzare un’opera enciclopedica, la “Collection de lois maritimes antérieures au XVIII siècle” del 1839. Più conosciute come le tavole di Trani sono composte da 32 capitoli scritti in lingua volgare, tranne parte dell’incipit in latino da dove si evince che vennero promulgati da tre notabili della città, i “consoli in arte del mare” Simone De Brado, Angelo de Bramo e Nicola de Ruggiero. Comparvero per la prima volta nel 1507, editi a Venezia, in appendice agli Statuti del comune di Fermo, gli “ Statuta Firmanorum"  

Dove andare, cosa vedere

Nel 1963 in occasione del nono centenario della stesura degli Statuti Marittimi  è stato eretto in piazza Quercia, cuore del centro storico e ingresso storico verso il porto, un bassorilievo bronzeo, opera di Antonio Bibbò e Vito Stifano, rievocante la scena della promulgazione.

Dieci tavole realizzate in marmo sono state invece poste all’ingresso della Villa Comunale nel 1968; su di esse è stato inciso l'intero testo degli Statuti Marittimi.

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