La struttura più misteriosa d’Italia, unica nel suo genere, per l’isolamento assoluto, l’impossibilità abitativa, per la sua geometria sacra.
Da visitare assolutamente.
Costruito con pietra calcarea, marmo e breccia corallina che assorbono e riflettono la luce in bagliori rossastri, è un massiccio edificio a pianta ottagonale: la giusta mediazione tra il quadrato e il cerchio, simboli delle due forze vitali della terra e del cielo, dell’umano e del divino.
L’ 8 è il numero che ricorre quasi ossessivo in questo edificio: 8 le torri angolari, anch’esse ottagonali, 8 i lati che lo delimitano, 8 le stanze di ogni piano. Dal terrazzo si ammira un panorama mozzafiato: nelle giornate limpide l’occhio può spaziare dal Tavoliere alle Murge, sino al Gargano e al Vulture.
Così lo volle Federico II, Stupor Mundi, e proprio la sua forma, la sua posizione sulla sommità della collina, a 540 m. sul livello del mare, nonchè l’imponente perfezione della sua architettura, sono elementi che ancora oggi alimentano quell’alone di mistero e fascino che da sempre lo circonda.
Un castello medievale con una grande commistione di stili: gotico, romanico-pugliese ed arabo-normanno, quasi a voler ricordare le diverse culture dell’imperatore; privo dei classici sistemi difensivi, probabilmente adibito a funzioni polivalenti, di certo luogo di cultura. Non fanno parte della sua planimetria le mura di cinta, il fossato e le stalle; i due piani all’interno sono congiunti da scale a chiocciola disposte in senso antiorario. L’interno, con le sue alte volte, è ormai privo delle decorazioni che lo rendevano ancora più maestoso in passato: i resti di mosaici, marmi e del corredo scultoreo sono testimonianza indiscutibile della sua ricchezza. Molto raffinato il sistema di condutture idriche.
Cosa avrà mai voluto significare per l’Imperatore? Forse questi non vi soggiornò mai, eppure ovunque si avverte la sua presenza.
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