Sulla valle del torrente Locone – principale affluente del fiume Ofanto – in cima ad una Sella circondata da boschi di latifoglie, sorge Spinazzola, una città di confine dal destino legato alternativamente al versante pugliese e a quello lucano.
Fuori dal centro abitato il paesaggio regala emozioni. Un sorprendente Ponte ferroviario in disuso arricchisce maestoso la campagna di Contrada Macchia con 21 arcate a tutto sesto e pilastri monumentali. Poi il Garagnone, uno sperone di roccia tra i più fotografati e i ruderi – sopravvissuti al tempo e ad un terremoto di trecento anni fa – di un castello medievale invisibile, costruito abilmente per far si che i nemici lo confondessero con la pietra. Era parte di un efficace sistema di controllo e difesa tra Puglia e Basilicata, insieme ai castelli di Monte Serico e Palazzo San Gervasio.


In località Senarico, invece, c’è un luogo spettacolare più di ogni altro, il paesaggio marziano della Cava di Bauxite.
Del giacimento ormai dismesso di quella che è la roccia madre dell’alluminio, resta un cratere profondo circa 50 metri in cui passeggiare avvolti da un’affascinante gioco di colori. Le sfumature rosse delle pareti rocciose si mescolano al verde della vegetazione e all’azzurro del cielo, creando meravigliose suggestioni.